Il paese di Gairo ha origini recenti; fu infatti intorno agli anni ’50 che gli abitanti del vecchio centro abitato, distrutto da un alluvione, costruirono il nuovo paese più a monte, dando vita alle due frazioni attualmente coesistenti: Gairo Sant’Elena e Gairo Taquisara (l’attuale frazione montana).
Le travagliate vicende che si sono susseguite nell’ultimo mezzo secolo di storia di Gairo, hanno lasciato una importante testimonianza nel piccolo borgo di Gairo Vecchio, divenuto ormai una ambita meta turistica; il piccolo centro costituisce infatti un patrimonio storico e una testimonianza importante, con le sue stradine, le piccole case con i portoncini in legno ancora ben conservati, sormontati da una corona di sassi granitici o in calce rossa o azzurra e i balconcini in ferro battuto, espressione dell’abilità degli artigiani di un tempo.
Il bellissimo territorio di Gairo unisce mare e montagna, e costituisce la meta di moltissimi visitatori attratti dalla bellezza dei paesaggi e dalla natura incontaminata che caratterizza l’intera area. L’area marina del Comune di Gairo è caratterizzata da spiagge di rara bellezza, come la suggestiva spiaggia di sassi scuri di Coccorrocci e quella di “Cala ‘e Luas” dalle caratteristiche rocce rosa.
Il paesaggio montano è reso spettacolare dalla presenza dei “Tacchi”, torrioni calcarei formatisi nel Mesozoico, che si ergono come torri in mezzo alle montagne, tra i quali spicca Perda’e Liana, il monumento naturale più famoso della Sardegna. Una escursione tra i tacchi attraverso mulattiere permette di ammirare autentici esemplari di natura selvaggia. Tra le montagne carsiche del territorio gairese si aprono le bellissime Grotte di Taquisara, che prendono il nome dall’omonima frazione; le grotte, perfettamente conservate, sono da qualche anno attrezzate e fruibili ai visitatori
Il territorio di Gairo è inoltre ricco di insediamenti archeologici, i più antichi dei quali risalgono all’età prenuragica, come le Domus de Janas poco distanti dal centro abitato di Gairo; meritano di essere visitati anche i numerosi nuraghi e villaggi nuragici presenti, tra i quali sono degni di nota quelli di “Is Tostoinus”e di “Pedru Isu”.
Le manifestazioni più importanti che si svolgono a Gairo sono quelle religiose, alle quali si è aggiunta negli ultimi anni la sagra del cinghiale che si tiene in concomitanza con la festa in onore di Sant’Antonio Abate, nel mese di gennaio; in questa occasione è costume accendere il tradizionale falò e cucinare la carne dei cinghiali offerta per l’occasione dai cacciatori; la buona riuscita della festa, legata alla tradizione contadina, è considerata di buon auspicio per l’andamento dell’annata agricola.
La leggenda di Perda ‘e Liana
Una vecchia leggenda descrive Perda ‘e Liana come una delle porte dell’inferno, dalla quale uscivano demoni e streghe temuti dai comuni mortali; un antico detto popolare recita ancora “A sa Perda ‘e Liana su hi heres ti dana” (“A Perda ‘e Liana ciò che chiedi ti viene dato”), ricordando il pellegrinaggio di coloro che si recavano ai piedi del monte per offrire la propria anima al diavolo in cambio di ciò che desiderava.
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