Bandi in svolgimento

Pubblicati i nuovi bandi: disponibili oltre quattro milioni di euro

Undici bandi per quattro milioni e 700mila euro. Sono stati pubblicati i nuovi bandi relativi alle misure 311, 312, 313, 321, 322, 323. La scadenza per tutti è il 4 febbraio 2013, entro le ore 13 ma la scadenza per la domanda telematica, ugualmente obbligatoria, è il 28 gennaio.

La misura 311 prevede sei diverse azioni finalizzate alla diversificazione delle attività agricole verso attività integrative, come lo sviluppo dell’ospitalità agrituristica, la riqualificazione delle strutture, la realizzazione o trasformazione di spazi attrezzati per la vendita, per il turismo equestre o per attività didattiche e la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. L’importo a bando è di 1 milione e 300 mila euro. I massimali sono 50 mila euro per le nuove attività e 30 mila per quelle esistenti. Il cofinanziamento minimo obbligatorio è del 50 per cento dell’importo richiesto.

La misura 312 ha come fine il sostegno alle microimprese che svolgono attività artigianale, commerciale e di servizio. Per le attività artigianali sono disponibili oltre 218mila euro, mentre le attività commerciali beneficeranno di 250mila euro. Identici i massimali, 40mila per entrambe le azioni.

La terza azione è riservata alle microimprese che erogano servizi di consulenza per la ricerca, innovazione tecnologica, di processo e di prodotto; servizi alla persona nei settori socio-assistenziali, turistico, culturale, ricreativo, sportivo eccetera; servizi relativi ad attività di tutela e promozione del territorio e dell’ambiente. L’importo messo a bando è pari a 240mila euro, con un massimale di 30mila.

Anche in questi casi, il cofinanziamento minimo obbligatorio è del 50 per cento.

La misura 313 mette sul piatto 300mila euro per l’incentivazione dei servizi di piccola ricettività:il massimale è di 30 mila euro, stessa percentuale minima di cofinanziamento delle misure precedenti. Altri 300mila euro saranno messi a bando per l’acquisizione di servizi inerenti il turismo in area rurale attraverso organismi di gestione organizzati con personalità giuridica di diritto privato: in questo caso il massimale è di 100mila euro e il cofinanziamento è all’80%.

La misura 321 contempla tre azioni: interventi sui servizi sociali, a sostegno dell’attività didattica, culturale e ricreativa a favore della popolazione rurale, servizi ambientali. Gli importi a bando sono di quasi 384mila euro per l’azione 1, 375mila per l’azione 2 e circa143mila per l’azione 3. I massimali variano secondo le azioni e la natura dei proponenti, mentre la percentuale di cofinanziamento varia nei tre anni di durata dell’erogazione dei fondi: l’intensità dell’aiuto passa dall’80 per cento del primo anno, al 60 per cento per il secondo, fino al 40 per cento per il terzo. In ogni caso, l’intensità dell’aiuto non deve essere superiore al 60 per cento del costo dell’intero progetto.

La misura 322 si occupa, per l’azione 1, di interventi di ristrutturazione e recupero architettonico, risanamento conservativo, riqualificazione, adeguamento di beni pubblici. Ci sono a disposizione 500mila euro. Il massimale previsto è di 80mila, con un cofinanziamento minimo del 60 per cento. L’azione 2 finanzia interventi di recupero primario degli edifici di interesse storico o culturale di proprietà privata, inseriti nei centri storici. Qui l’importo a bando è pari a 260mila euro, il massimale è di 30mila mentre il cofinanziamento deve essere almeno del 60 per cento. In entrambe i casi sono ammessi a finanziamento esclusivamente gli immobili localizzati nei Comuni di Arzana, Ilbono, Loceri, Osini, Perdasdefogu, Seui, Talana, Triei, Ulassai, Urzulei e Ussassai.

La misura 323 offre a enti pubblici e soggetti privati la possibilità di accedere a finanziamenti per la tutela e riqualificazione del patrimonio rurale. Per ciò che concerne il pubblico, due sono le azioni previste. La prima, relativa alla valorizzazione del patrimonio architettonico, storico e culturale ubicato nel territorio all’esterno dei centri urbani dei villaggi rurali, prevede un importo a bando di 200mila euro (60mila il massimale, 80 per cento la quota minima di cofinanziamento); la seconda, che si propone la conservazione e il recupero degli elementi architettonici tipici del paesaggio rurale, ha in dote 120mila euro (stesso massimale e quota di cofinanziamento dell’azione precedente. Per i privati invece ci sono a disposizione per la prima azione 125mila euro e per la seconda 77mila euro.

F.S. & F.M.

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