L’Editoriale

Un anno di GAL, il bilancio 2012 del Presidente Giuseppe Loi 

  Al termine di un anno intenso e impegnativo, il bilancio del GAL Ogliastra è estremamente positivo. Il nostro Gruppo    d’Azione Locale è stato impegnato su più fronti, dall’attuazione del PSL, alla stesura dei 4 progetti di cooperazione, due dei  quali già operativi, all’avvio in diversi comuni di alcuni progetti finalizzati allo sviluppo sostenibile, fino all’evento di  promozione del Pecorino Sardo DOP a Tertenia e alla Fiera della produttività sostenibile a Villagrande Strisaili.

 Il 2013 sarà un nuovo punto di partenza, da affrontare tenendo bene in mente le difficoltà derivanti da una contingenza  storica particolare, legata alla crisi e alla probabile soppressione della provincia dell’Ogliastra che è stata e avrebbe potuto  continuare ad essere un nostro interlocutore importante. Gli anni a venire, caratterizzati dall’avvio della nuova  programmazione europea, chiamano il GAL, le imprese, la politica e tutto il territorio a un nuovo slancio, indispensabile per  stare al passo con i tempi e con le altre realtà dell’Unione. Li affronteremo consci che stiamo lavorando bene, proponendoci come una vera agenzia di sviluppo, fondamentale in un territorio come il nostro, soprattutto alla luce di come vanno le cose oggi. Non ci stiamo limitando ai progetti Leader ma stiamo tentando di veicolare in Ogliastra altre risorse, tramite bandi ministeriali ed europei, preferendo quelli diretti, che non ci obbligano a passare attraverso le complicate maglie della burocrazia regionale che spesso e volentieri appesantisce l’iter dei progetti e dei programmi. Finora abbiamo gestito una programmazione dal basso per finta, non per scelta dell’Europa ma perché le regole decise a Bruxelles sono interpretate dalla Regione in maniera involuta, un approccio che penalizza la snellezza delle procedure e complica la realizzazione dei progetti.

Un punto che mi sta a cuore è la percezione che del GAL ha il territorio. Secondo la mia opinione non si coglie ancora a sufficienza l’importanza di questa agenzia di sviluppo che opera da tanti anni con risultati significativi. Bisogna dare fiducia agli amministratori che operano per il bene del territorio, ricordando che il GAL è l’unico luogo dove c’è un vero punto d’incontro tra enti pubblici e soggetti privati, senza dimenticare la trasversalità del consiglio di amministrazione, nel quale sono rappresentate le principali espressioni politiche. L’utente finale, ovvero le imprese, non sono ancora del tutto convinte delle potenzialità del GAL nel convogliare risorse.

Tornando all’anno che si conclude, il bilancio è lusinghiero. Nonostante le difficoltà, con mille sacrifici il nostro GAL è stato uno tra i primi in Sardegna come entità della spesa legata ai fondi europei, mentre nuovi progetti sono stati attivati per un’altra serie di finanziamenti.

Uno dei punti di forza del Gruppo d’azione locale è la continuità negli anni. Quando cambiano le programmazioni spesso si buttano via le cose buone fatte in precedenza, noi invece siamo riusciti a tenere una struttura che non è mai stata stravolta, con personale molto valido, con tanti anni di esperienza, capace di seguire tutte la fasi della progettazione, compresa quella più complicata, la rendicontazione.
Riguardo alle attività, ricordo che non sono legate soltanto alla missione più importante, quella del Leader, ma sono state allargate anche a iniziative nuove, anche con il coinvolgimento di figure professionali locali, alle quali è stata data l’opportunità di esprimersi nel mondo del lavoro.

Siamo ancora in crescita, potremmo dire che oggi siamo degli adolescenti. Per diventare adulti occorre la consapevolezza di tutti gli attori. Dobbiamo far sì che gli imprenditori non debbano “rincorrere” i bandi, ma che questi siano costruiti in base alle loro esigenze. Spesso si partecipa a un bando non perché serva realmente all’impresa ma perché ci sono fondi a disposizione. È sbagliato. Bisogna che le imprese siano elementi attivi, non passivi, della programmazione. E insieme alla politica devono adeguarsi alla velocità a cui va il mondo, altrimenti siamo fuori gioco. È importante proseguire con la stessa costanza anche per la programmazione 2014-2020; occorre avere autorevolezza nei confronti degli attori locali coinvolti in un momento di particolare debolezza. Il problema è che molte delle funzioni di sportello cui siamo chiamati non dipendono direttamente da noi e questo ci complica la vita nei rapporti con gli utenti. La prossima programmazione dovrebbe essere impostata in modo da dare risposte a questi ultimi sulla base delle esigenze specifiche per adattare o migliorare le aziende ai vari regolamenti che altrimenti non ti permettono di produrre.

In conclusione, non mi resta che augurare a tutti i soci un felice e produttivo 2013.

 

     Giuseppe Loi                    

Presidente Gal Ogliastra         

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