A scuola di web Marketing

A scuola di web marketing alla BTO di Firenze. 

Appena messo piede nella Fortezza da Basso a Firenze, dove si svolgeva la V edizione della BTO, il più importante momento di riflessione in Italia sul Travel 2.0, abbiamo avuto la sensazione di un viaggio nel futuro, dove parole come iPhone, iPad, Tweet, Cloud, Engagement, fanno parte del parlare quotidiano delle persone.

Eravamo consapevoli del fatto che il futuro del turismo passasse dalla rete, di quanto la promozione dei territori possa essere efficace se fatta attraverso i social network e sui blog specializzati; ma è stato piacevole scoprire il numero impressionante di operatori e strutture ricettive, anche piccole, che utilizzano Facebook o Twitter, Foursquare, Flickr o Pinterest, per promuovere la propria attività.

E l’Ogliastra? Che posto occupa nei motori di ricerca il patrimonio di storia, cultura e ambiente della provincia più piccola d’Italia?

Le nostre ricerche dicono che occupa un posto ancora marginale e che ci sia tanto ancora da fare. Per questo motivo abbiamo pensato alla costituzione di un Social Media Team che funga da braccio operativo nella strategia promozionale 2.0 dell’Ogliastra, per cui ci si avvarrà della collaborazione di un esperto a livello nazionale come Francesco Tapinassi, che ha al suo attivo i successi maturati con l’Apt di Grosseto. La “Social Media Strategy” e il relativo team che il professor Tapinassi ha messo in piedi con lo scopo di rilanciare l’immagine e il marchio Maremma, hanno permesso di posizionare l’omonimo territorio, che fino a ieri era superato nei motori di ricerca dal famigerato cane maremmano e dalle colorite espressioni del vernacolo, ai primi posti nelle ricerche sul web.

Si riuscirà a raggiungere gli stessi risultati anche in Ogliastra? Molto dipenderà dagli operatori turistici, che dovranno condividere la strategia e soprattutto imparare ad usare i social media, i quali danno risultati solo se utilizzati bene e con costanza. Ma cosa ben più importante è che, per usare le parole di Mafe de Baggis e Filippo Pretolani in “Lo storytravelling collaborativo”, …se ognuno di noi è una nicchia, dobbiamo far parlare le esperienze, le nostre, quelle del posto i ricordi dei clienti, le vite dei personaggi storici, le storie dei film, dei romanzi, degli amici, le foto, i suoni, i colori, il quotidiano…

I social media devono davvero far parlare le esperienze dei visitatori ed è nostro compito fornire loro gli strumenti per farlo. Questo è uno dei trend fondamentali per il turismo e la promozione territoriale del futuro, sempre più incentrati sul piano “emozionale”: i racconti e le sensazioni di viaggio dei visitatori mostrano il vero volto di una destinazione, lasciando un ricordo duraturo sugli utenti del web. Chi si occupa della promozione di un territorio dovrà rapportarsi in modo regolare con i contenuti dinamici postati dagli utenti, per coglierne spunti e suggerimenti e interagire costantemente con loro, facendo di questo uno dei momenti fondamentali della propria strategia 2.0. In questo scambio continuo e dinamico di contenuti è fondamentale l’integrazione dei social network, utile a monitorare le varie tipologie di utenza e adattare la propria strategia ai diversi target.    

Alla BTO si è parlato molto anche di “brand”, il marchio di un territorio, ma ha senso puntare su questo per un territorio piccolo come il nostro? O forse è meglio puntare sui prodotti turistici e culturali? Una cosa è certa, nel mondo digitale anche i piccoli fanno presto a diventare grandi, ciò che conta è crederci.

A.T. e L.C.

 

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