La nuova politica agricola dell’UE garantirà l’approvvigionamento alimentare, proteggerà l’ambiente e favorirà lo sviluppo sostenibile delle aree rurali.
La riforma della politica agricola comune (PAC) dopo il 2013 intende aiutare gli agricoltori ad adattarsi alle nuove esigenze del mercato e assicurare un approvvigionamento alimentare sostenibile.
Le proposte favoriranno l’uso efficace dei fondi incoraggiando gli agricoltori a diventare più competitivi. I consumatori potranno acquistare prodotti di qualità a prezzi ragionevoli.
Questi i punti chiave della riforma:
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garantire un sostegno più equo, semplice e mirato, limitando l’assistenza di base agli agricoltori attivi a un massimo di 300 000 euro all’anno per azienda e distribuendo gli aiuti in modo più equo fra agricoltori, regioni e Stati membri
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aiutare gli agricoltori a far fronte ai rapidi cambiamenti dei prezzi e della domanda, intervenendo più rapidamente in periodi di crisi economica
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riservare il 30% dei pagamenti della PAC alle aziende che attuano pratiche ecologiche, fra cui diversificazione delle colture, conservazione dei pascoli permanenti e salvaguardia delle aree naturali e del paesaggio
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sfruttare meglio la ricerca e l’innovazione, raddoppiando gli investimenti in R&S, adeguando la ricerca alle esigenze degli agricoltori e accelerando il trasferimento del sapere dai laboratori alle imprese agricole
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rafforzare la posizione degli agricoltori, sostenendo le organizzazioni dei produttori e promuovendo legami più diretti con i consumatori, senza troppi intermediari
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incoraggiare la protezione dell’ambiente, includendo fra le priorità della politica di sviluppo rurale la lotta ai cambiamenti climatici e l’uso efficiente delle risorse
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attirare i giovani, sostenendo gli agricoltori di meno di 40 anni nei primi cinque anni di attività
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promuovere l’occupazione rurale e l’imprenditorialità, per esempio, con finanziamenti fino a 70 000 euro per cinque anni per i piccoli progetti
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evitare la desertificazione, stanziando risorse integrative a favore degli agricoltori in aree con difficili condizioni naturali
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ridurre la burocrazia, grazie a regole più semplici, soprattutto per i piccoli agricoltori, che riceveranno annualmente un unico finanziamento compreso fra 500 e 1 000 euro per azienda.
Grazie alle riforme precendenti, l’incidenza della PAC sul bilancio dell’UE è diminuita, passando dal 75% circa al 41%. Le nuove proposte distribuiranno le risorse disponibili secondo criteri più mirati ed efficienti.
Dovrebbero entrare in vigore nel 2014, dopo essere state approvate dal Parlamento europeo e dai ministri nazionali all’interno del Consiglio dell’UE.