Parte la fiera del made in Sardinia

Al via a Villagrande: 66 imprese scommettono sulla “produttività sostenibile”

Parte la fiera del made in Sardinia

Venerdì 30 settembre 2011

L ‘Isola promette radici solide nella sostenibilità, oltre alle buone carte dell’agroalimentare e dell’artigianato artistico. Se ne parla con esperti e 66 imprese durante la seconda edizione della “Fiera della produttività sostenibile”, da oggi sino a domenica a Villagrande Strisaili. La tre giorni organizzata dal Gal Ogliastra e dall’amministrazione comunale, in collaborazione con Laore e Confartigianato Imprese Sardegna, è ricca di eventi tra incontri, espositori, laboratori, concorsi regionali e una mostra di Maria Lai.

LA CRISI Filippo Spanu, segretario dell’organizzazione degli artigiani, scatta una fotografia dell’economia ogliastrina sottolineando un calo degli occupati totali nel 2010 pari al 10% (contro la media sarda del 4). E per la maggior parte appartengono all’edilizia, colpita dalla crisi al termine delle grandi speculazioni. Fondamentale quindi una riflessione per il settore: «Rinnovare le competenze e pensare non al maggior valore speculativo bensì al maggior valore aggiunto». Servono cioè strumenti di sviluppo in grado di dare un valore aggiunto tra il 10 e 15% come accadrà per le aziende dell’edilizia sostenibile che rinnoveranno le loro competenze. Giuseppe Loi, sindaco di Villagrande e presidente del Gal Ogliastra, dichiara: «Occorre che da queste comunità parta la spinta per reggere, reagire e ripartire». Luisa Mulas, assessore comunale alla Produttività Sostenibile, si chiede: «Perché chiamare gli esperti del risparmio energetico dall’estero se imprese ed enti possono acquisire proprie competenze?».

IL CAMBIAMENTO Le aziende devono riposizionarsi, conclude l’assessore soffermandosi sulla necessità di inserire la sostenibilità nei bandi per gli appalti pubblici: «I decisori devono includere parametri sostenibili negli appalti per stimolare un’economia nuova che rafforzi le competenze delle imprese e delle amministrazioni, incanalandole insieme verso le nuove esigenze». Come Gal Ogliastra «stiamo cercando di sviluppare produzioni ad alto valore aggiunto che mettano insieme identità e innovazione», afferma il direttore Matteo Frate. E rimarca un doveroso impegno per tutti gli attori pubblici e privati a scrivere e condividere le nuove regole della programmazione europea che presto Bruxelles dovrà determinare: «Non possiamo permetterci che le norme ci vengano imposte senza un approfondito studio dei territori dove queste dovranno essere applicate».

Manuela Vacca

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.